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Palazzo Thun


II palazzo è una delle più significative residenze gentilizie della città.
Per quattro secoli, a partire dal 1454, fu proprietà della famiglia Thun, il cui stemma campeggia sugli spigoli della facciata e sulla chiave d’arco del portale. Il prospetto sull’antica via Larga presenta tracce di una decorazione a finto bugnato. Accorpato ad altri edifici, venne radicalmente rinnovato alla metà del XVI secolo. Fu utilizzato per alcune congregazioni nella fase finale del Concilio di Trento, quando ospitò i cardinali legati Ercole Gonzaga e Giovanni Morone. In questo periodo i palazzi Quetta, Thun e Geremia erano uniti da un ponte di legno appositamente costruito per comodità dei padri conciliari. In un secondo tempo la struttura fu prolungata fino a raggiungere la chiesa di Santa Maria Maggiore. Essenziali opere di restauro, dirette dall'architetto bresciano Rodolfo Vantini, si svolsero a partire dal 1831. Nel 1873 fu acquistato dal Comune di Trento diventando sede municipale. E' visitabile solo il cortile interno. Cappella Vantini e Torre Mirana vengono aperte in occasioni di mostre ed eventi.