Palazzo delle Albere
La splendida residenza extraurbana dei Madruzzo è detta delle Albere dai filari di pioppi che accompagnavano il viale di accesso.
La splendida residenza extraurbana dei Madruzzo è detta delle Albere dai filari di pioppi che accompagnavano il viale di accesso.
Il palazzo, perla della Trento rinascimentale, fu costruito verso la fine del XV secolo come residenza di Giovanni Antonio Pona, figlio del nobile veronese Geremia Pona, e della moglie Elisabetta Calepini.
Le due case, impostate su un tracciato poligonale e sorrette dai massicci pilastri del portico, presentano un complesso ciclo pittorico cinquecentesco che si svolge su diversi piani
Il Palazzo Del Monte sorge all'angolo di via Suffragio, in uno dei luoghi più movimentati di Trento: il cosiddetto “Cantone”.
La facciata è caratterizzata dalla sovrapposizione di affreschi cinquecenteschi a preesistenze quattrocentesche. Motivi floreali e fregi all’antica denotano l'influenza del colorismo veneto.
La residenza, situata a conclusione dell'isolato compreso tra Via del Suffragio, assunse le forme attuali nel corso del Seicento, quando i tre prospetti si arricchirono degli imponenti portali balconati.
Per quattro secoli, a partire dal 1454, fu proprietà della famiglia Thun, il cui stemma campeggia sugli spigoli della facciata e sulla chiave d’arco del portale.
Il palazzo venne edificato all’inizio del Cinquecento, nel luogo ove sorgeva l’antica sinagoga ebraica, dal maestro lombardo Lucio di Pietro.
Importante esempio di architettura manierista, l'edificio fu realizzato tra il 1557 e il 1562 per iniziativa del canonico Girolamo Roccabruna.
La regolarità compositiva della facciata colloca il palazzo tra i migliori esempi dell’architettura rinascimentale cittadina.
Antica sede del Magistrato Consolare, il Municipio Vecchio è un complesso di edifici che si estende tra via Cavour (l’antica Contrada di Santa Maria) e via Belenzani (l’antica Contrada Larga).