Antico luogo di mercati di animali e fiere. In questa piazza, nel periodo natalizio, si svolge il famoso Mercatino di Natale.
La grande piazza quadrangolare è delimitata a est dal Palazzo Arcivescovile, sede degli uffici della Curia e dell'Archivio diocesano tridentino, a nord dalle Mura Vanghiane e a ovest dal Torrione Madruzziano.
Le mura Vanghiane sono il più significativo tratto superstite della cinta urbana duecentesca tracciata attorno ai quartieri ampliati in epoca medioevale.
Si tratta di uno dei grandi cantieri avviati dal vescovo Federico Vanga prima del 1218. In questo punto le mura erano lambite, fino all’epoca clesiana, dall’alveo del torrente Fersina. All'inizio di Via Santa Croce, fra il torrione e le Mura, era collocata la porta di S. Croce che conduceva alla strada per Verona. L’imponente muro con i merli ghibellini e cammino di ronda è alto mediamente 15 metri per uno spessore variante da 1,5 a 2,5 metri.
Torrione MadruzzianoLa massiccia costruzione cilindrica fu eretta come baluardo alla porta di S. Croce, oggi scomparsa, documentata a partire dal 1562.
La cosiddetta “Rotonda” fu trasformata nel 1595 per volere del Principe Vescovo e Cardinale Ludovico Madruzzo, come attesta un’epigrafe murata all’interno, a forma di bastione merlato. Perduta la funzione difensiva originaria, nel 1835 il torrione fu ridefinito nell'aspetto attuale per ricavarvi abitazioni e negozi. Durante il Concilio questa zona della città fu teatro di varie cerimonie, tra cui i tre solenni ingressi dei legati pontifici, avvenuti rispettivamente il 13 marzo 1545, il 29 aprile 1551, e il 16 aprile 1561, e il ricevimento del cardinale di Lorena, giunto dalla Francia con largo seguito il 13 novembre 1561. In tali occasioni il Magistrato Consolare faceva erigere archi e altri apparati effimeri.